"Cosa ne vogliamo fare di questa organizzazione internazionale?" Provo a rispondere a questa domanda di sirius, a titolo personale naturalmente. Io sono dell'idea che occorra costituire uno stato universale, con leggi che valgano ovunque. E` opportuno che la costituzione di tale stato, cosi` lontana nel tempo, avvenga in modo democratico e legale. E` opportuno che l'umanita` si conceda tutto il tempo che le occorre per assimilare al meglio questo fondamentale passaggio della sua storia, in modo da scongiurare drammatici "rigurgiti". Tenendo pero` ben presente che "quanto piu` tardiamo nel costituire alla luce del sole adeguate istituzioni mondiali capaci di assoggettare il potere economico ad un potere politico democraticamente e globalmente esercitato tanto piu` concederemo un pericoloso vantaggio a chi agisce nell'ombra". Insomma le fasi per arrivarci sono molteplici e la prima e` certamente una profonda riforma di cio` che oggi e` l'ONU; ma dobbiamo stare in guardia contro quei poteri che gia` agiscono a livello mondiale senza alcun riguardo per tale organizzazione e capaci, per la sua attuale natura, di logorarlo anche dall'interno. Stare in guardia significa per esempio, almeno nei paesi democratici, non votare per chi palesemente considera l'ONU poco piu` che uno zerbino su cui, di tanto in tanto, pulirsi le scarpe sporche di fango. E anche, nell'ipotesi di una conseguente ascesa al potere di chi si dichiara invece vicino alle mie posizioni, non riconfermare il voto a questi qualora l'operato non risultasse coerente con le dichiarazioni. http://www.comprendonio.info/I/UnlimitedInside/I/ToPaciniForum/200402220252%20(Massoneria%20e%20Globalizzazione....)%20(replica).Txt